sabato 7 maggio 2011

storie di vixinex messe insieme da Meri Barbieri



1980, si formano i Vixinex. Alla scuola d’arte, ogni anno si teneva un festival di musica della durata tre giorni: l’Art Concerto. Era un importante momento di scambio a cui partecipavano gruppi provenienti da tutto il Veneto. Qui Matteo Torcinovich fa la conoscenza di Orso Mauro, leader di Orso and the Dements, gruppo demenziale di Martellago (VE). In realtà, non si tratta di un gruppo musicale nel senso tradizionale del termine, non c’è una formazione stabile di musicisti, è un’idea “virtuale” di Orso, leader e unica costante, che ogni volta si unisce a session men diversi, tra cui Matteo Torcinovich.










I due dements si esprimono principalmente tappezzando Venezia di manifesti a collage, nello stile di Jamie Reid, in una prima fase,in una seconda contro i mods; utilizzano il logo dei Dead
Kennedys modificato con la scritta “Vixinex punk rock Venezia”.
Questi manifesti servono anche ad informare i cittadini sulle date delle prossime “invasioni”; infatti,l’embrione dei futuri Vixinex, è solito esibirsi ai
concerti di altri gruppi assalendo il palco e impossessandosi degli strumenti, «però attaccavamo
manifesti, era programmato questo assalto alpalcoscenico». Il cavallo di battaglia è la canzone Basta mi hai rotto i coglioni. «Basta mi hai rotto i coglioni la facevamo sempre assieme io e lui quando andavamo ingiro a vedere i vari concerti, e lì ci intrufolavamo e rubando strumenti suonavamo anche noi. E lì era una specie di performance, lui che suonava il basso, faceva due note e poi cantavamo in coro Basta mi hai rotto i coglioni»




Insieme decidono allora di ampliare il gruppo e formare i Vixinex (anche se Orso non riuscirà mai a partecipare a nessuna prova): Matteo Torcinovich alla voce, Peter Gallo alla batteria, Antonio Pandian, polistrumentista prima alla batteria e poi al basso, Carletto, futuro chitarrista dei Death in Venice (Karl Diane), assieme al quale sono state composte tutte le canzoni, dei pezzi demenziali ispirati ai primi Skiantos. Si tratta di elementari rime
baciate dai contenuti leggeri e ingenue provocazioni adolescenziali: “Vixinex spray nasale, non è più carnevale, se ne vuoi una dose, devi fare molte cose”.









«Facevamo cover di Bowie, Police, ma io preferivo cantare
i nostri pezzi, mi sembrava ridicolo suonare cose di altri
già famosi. In questo senso, anche se avevo solo quindici
anni, avevo le idee chiare, credevo nella creatività dei
Vixinex»25. In un secondo tempo, arriva Roberto Del Frate
alle tastiere. Il gruppo provava in un magazzino a San
Luca, dove un giorno è arrivato anche Panciera che,
definendo i quindicenni Vixinex “i Joy Division di
Venezia”, si propone a loro come produttore per registrare
un 45 giri. In merito a questa proposta Torcinovich
racconta: «Dopo quattro giorni ho deciso di sciogliere il
gruppo, mi sembrava più punk sciogliere il gruppo».

karletto e torcy (1980)

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